Il libro che vi presento oggi è il frutto del lavoro congiunto di Daniela Carini, medico specializzata in Igiene e Medicina Preventiva che si è dedicata alla medicina olistica e alla medicina cinese (MTC), Fabrizio Camilletti, diplomato in Medicina Tradizionale Cinese e Tui Na e Vito Amelio, medico chirurgo odontoiatra con diverse specializzazioni in medicine di stampo bioenergetico. Ciascuno di loro sin dagli anni '80 ha cercato di capire le leggi che regolano l'agire degli esseri viventi fino ad incontrarsi e collaborare nello studio ed applicazione pratica delle leggi formulate dal dottor Ryke Geerd Hamer.
Perché ci si ammala? Cos'è la malattia? sono le domande che l'essere umano si pone dalla notte dei tempi. [...] p.4 La malattia è un'altra cosa. Introduzione alla comprensione delle cinque leggi biologiche scoperte dal dr Ryke Geerd Hamer.
Il testo si apre con l'illustrazione delle cinque leggi della Nuova medicina germanica, per poi procedere col funzionamento della cellula e delle emozioni che influenzano i geni e di conseguenza il sistema nervoso, immunitario ed endocrino, con ovvi risvolti sul sistema psichico.
In questo post mi concentrerò sugli aspetti che per me sono stati più significativi della lettura in questione: le leggi biologiche, i foglietti embrionali e il collegamento tra emozioni e sistema nervoso centrale. Rimando alla lettura integrale del testo per gli approfondimenti e per il fascino della scoperta del sistema corpo-mente.
1. Prima legge biologica: la DHS (Dirk Hamer Syndrom - in ricordo del figlio) ovvero lo shock biologico.
La malattia è generata da un conflitto biologico. Nessun agente esterno, nessun sistema immunitario debole, nessuna "sfiga" genetica, ma qualcosa che accade con una modalità molto precisa. La malattia è il risultato di uno shock acuto, inaspettato, soggettivo, drammatico e vissuto con un senso di isolamento. Ovvero, accade qualcosa che attiva nel nostro sistema una risposta automatica, senza che ci sia il tempo perché tale risposta venga mediata dalla mente.
A partire dalla DHS inizia il programma SBN che è bifasico: la prima fase, quella del conflitto attivo è di tipo simpaticotonica, la seconda fase è vagotonica o di riparazione dopo la soluzone del conflitto.

Al mattino, in concomitanza alla maggiore produzione di corticosteroidi, entriamo prevalentemente in simpaticotonia, siamo svegli e attivi. Verso sera entriamo invece prevalentemente in vagotonia, ci rilassiamo e possiamo dormire.
Dopo una DHS, abbiamo la fase di conflitto attivo chiamata fase di stress, di simpaticotonia permanente o delle “mani fredde” (attivazione dell’innervazione simpatica del sistema nervoso autonomo: vasocostrizione, aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, irrigidimento, sudore freddo, aumento del tasso di noradrenalina nel sangue, ecc.).
In questa fase troveremo le cosiddette malattie fredde (astenie, anemie, consunzioni, ecc.).
Dopo la soluzione del conflitto (conflittolisi = CL) segue la fase di riparazione chiamata fase di rilassamento, fase pcl (postconflittolisi), di vagotonia permanente o delle “mani calde”. Attivazione dell’innervazione parasimpatica (o nervo vago) del sistema nervoso autonomo: vasodilatazione, rallento del ritmo cardiaco (bradicardia) e diminuzione della pressione arteriosa.
In questa fase troveremo le cosiddette malattie calde (febbre, stanchezza, dolori persistenti, ecc.).
Nel mezzo della fase di soluzione del conflitto la vagotonia permanente è interrotta dalla crisi epilettica o epilettoide che è la “virata di timone” verso il ritorno alla normalità. Questa crisi epilettica o epilettoide corrisponde a livello vegetativo ad una fase simpaticotonica e, a livello cerebrale, alla costrizione violenta del focolaio di Hamer (FH) che in questa fase è gonfio e presenta un edema, permettendo così di espellere i liquidi trattenuti nel corpo durante questa prima fase di riparazione (pcl A). A livello organico: crisi motoria tonico-clonica, conati di vomito, coliche intestinali, lisi polmonare, ittero, infarto del miocardio, ecc.
Da questo momento l’organismo tende di nuovo a ripristinare tutte le sue funzioni e rientra, alla fine della fase di soluzione, nel ritmo normale giorno/notte. (https://www.tuttosteopatia.it/osteopedia/ryke-geerd-hamer-nuova-medicina)
3. Terza legge biologica: il sistema ontogenetico dei programmi SBS.
Ogni tessuto in base alla sua origine embriologica, reagisce secondo precisi parametri ben codificati dalla natura, aumentando o diminuendo di volume o di funzione, nelle varie fasi SBS. Il comportamento degli organi e dei tessuti dipende dai foglietti embrionali d'appartenenza: ectoderma, mesoderma, mesoderma antico e endoderma. Ad esempio gli organi e i tessuti diretti dal tronco encefalico hanno la funzione specifica di acquisire o espellere il boccone (reale o virtuale) per provvedere al nutrimento dell'organismo.

Nello schema sono illustrati due gruppi cerebrali differenti:
- il gruppo giallo del cervello antico o paleoencefalo (tronco cerebrale e cervelletto);
- il gruppo rosso del cervello recente o neoencefalo (corteccia e midollo cerebrale).
Nella fase del conflitto attivo, nella fase simpaticotonica:
- Il gruppo giallo produce tumori adenoidei compatti con proliferazioni cellulari;
- Il gruppo rosso produce, nella stessa fase, necrosi e ulcere dei tessuti.
- il gruppo giallo del paleoencefalo (antico) riduce i tumori per necrosi caseosa tramite funghi e micobatteri;
- il gruppo rosso del neoencefalo (recente) colma le necrosi e le ulcere con l’aiuto di virus, batteri, relativi gonfiori e produzioni di cisti. (https://www.tuttosteopatia.it/osteopedia/ryke-geerd-hamer-nuova-medicina)
4. Legge biologica: il sistema dei microbi condizionato ontogeneticamente
I microbi non sono degli agenti patogeni, ovvero non sono loro a produrre una "malattia", ma sono per lo più simbionti: simbiotici ad un determinato tessuto e all'area celebrale che lo innerva. Questa legge, dunque, descrive la cooperazione tra noi e i microbi. Uno degli esempi di simbiosi più evidenti nel nostro organismo è costituito dalla flora batterica intestinale che, utilizzando il cibo che ingeriamo e il calore che produciamo, sintetizzano diverse sostanze utili a loro e al nostro organismo:
- vitamine del gruppo B e K
- influenzano l'assorbimento delle vitamine B2-B3-B6
- digeriscono il lattosio
- fermentano i carboidrati
- svolgono un'azione antimicrobica
- sintetizzano acidi grassi a catena corta, Omega 3
- hanno un'azione immunomodulante e immunostimolante
- etc...
5. Legge biologica: il buonsenso biologico
La quinta legge sintetizza quanto detto nelle leggi che la precedono: le malattie e i loro sintomi sono parte di programmi messi a punto dalla natura per permettere ad ogni specie di sopravvivere. Tutti i processi descritti sono sensati poiché sono il frutto dell'intelligenza della vita che, in milioni d'anni di evoluzione, ci ricordano che la natura non si basa sulla lotta per la specie, ma sull' equilibrio dinamico tra i suoi elementi. Non c'è nulla di maligno o benigno.
Con le leggi di Hamer si ha la possibilità di avere elementi estremamente precisi per valutare ciò che accade in noi (mente) e nel suo riflesso (il corpo).
Gli autori, a partire dalle 5 leggi di Hamer e attraverso i loro studi e sperimentazioni, oltre ad avvalorare le leggi del dottor Hamer, hanno portato all'elaborazione di un nuovo metodo di indagine diagnostico, Codice biologico emozionale®. Essendo ogni manifestazione sintomatologica, organica o psichica, il frutto di un programma biologico (o risposta d'emergenza), registrato nella nostra memoria ancestrale attraverso la codificazione genetica, questa manifestazione dipende sia dall'evento che dalla modalità di reazione dell'individuo.
Le emozioni vengono trasformate in materia, e questa materia è rappresentata dai neuropeptidi e dai peptidi di diversa natura. Nel sistema nervoso centrale, dunque, l'informazione si manifesta materialmente col peptide e immaterialmente con l'emozione. [...] Tutte le manifestazioni fisiche, emotive o intellettive presenti all'interno dell'esperienza umana sono il prodotto dell'attivazione cerebrale, la quale avviene tramite la percezione neurosensoriale, la quale costituisce la base della costruzione del Sé biologico nel periodo di formazione. p. 164 La biologia delle emozioni
La modalità di reazione agli eventi caratterizza l'essenza dell'individuo, essenza che non può essere ignorata nel processo di diagnosi e cura. L'approccio al ben-essere deve integrare lo stato mentale, quello emotivo, quello fisico, delle relazioni e del comportamento nel quotidiano. Riconoscendo il proprio Codice Biologico Emozionale, ovvero le nostre specifiche modalità di reazione, si ha modo di risalire a cosa causi il ciclico ripetersi di determinati comportamenti, traumi e malattie nella nostra vita e, di conseguenza, giungere ad una maggiore consapevolezza di sé e di quelle esperienze emotive ancora immature che vanno rafforzate o completate.
