Qualche giorno fa si è celebrata la Giornata della Terra, una giornata istituita nel 1970 dalle Nazioni Unite per ricordare e sottolineare l'importanza dell'ambiente e della salvaguardia del nostro pianeta (per un po' di storia aprire qui.) Anche se trovo sempre singolare istituire delle giornate a delle tematiche senza poi dedicare loro l'intera attività umana di tutto l'anno, evitando le polemiche, ho pensato a un consiglio di lettura molto gettonato in questi ultimi mesi, mi riferisco a Spillover. L'evoluzione delle pandemie di David Quammen.
Ebbene sì, il suo libro, nonostante l'argomento affrontato, è un vero e proprio invito al rispetto e alla conoscenza della Terra in tutte le sue manifestazioni, anche quelle più piccole e insidiose - per come ci vengono presentati i batteri, virus, funghi, etc etc - come unica strada per "salvare l'umanità" - per far eco alla bellissima illustrazione postata dalla casa editrice Gallucci.
E mentre i giornali e le televisioni si preoccupano di terrorizzare il loro pubblico e di diffondere un linguaggio di guerra che fa un misto fritto tra eroi, frontiere, battaglie, caduti e sopravvissuti, vediamo un po' cosa dice David Quammen, ricercatore scientifico, che ha dedicato anni della sua vita e del suo studio a raccogliere informazioni e dati sui microrganismi patogeni e poi si è impegnato nel raccontare e descrivere tutti i più gravi accidenti microbici avvenuti negli ultimi decenni che hanno colpito gli esseri umani e altri esseri viventi animali.
L’oggetto del suo libro sono le epidemie zoonotiche, cioè quelle che si trasmettono dall’animale all’uomo, che fanno un salto di specie, uno spillover. Spillover, significa letteralmente tracimazione, cioè indica il salto di specie di agenti patogeni dagli animali agli esseri umani e che hanno un effetto sulla nostra salute. Quando si verifica uno spillover da animale all'uomo allora si parla di zoonosi.
Ne sono degli esempi, quelli poi trattati nel suo libro, l'ebola, la malaria, la SARS, l'aviaria, la febbre Q, Nipah, AIDS, nonché l'influenza umana...
L’uomo però - ed è qui che c'entra la frase "Chi rispetta la terra, salva l'umanità" - sta facilitando il passaggio di virus da animali che facevano da serbatoio grazie a pratiche insensate che alterano gli ecosistemi.
Rimanere anonimi all’interno di un ospite serbatoio è probabilmente più facile dove c’è un’elevata biodiversità e l’ecosistema è relativamente indisturbato. È vero anche il contrario: certi cambiamenti dell’equilibrio ecologico possono far uscire allo scoperto le malattie. Se scuotete i rami di un albero, qualche cosa cadrà giù.
Quammen, David. Spillover (Italian Edition) . Adelphi. Edizione del Kindle.
Le pandemie di origine animale non sono, dunque, degli accidenti, qualcosa che accade per caso, ma sono conseguenze dei nostri comportamenti, in particolare delle nostre pratiche di distruzione ecologica come le deforestazioni, l'agricoltura intensiva, il bracconaggio, l'attività mineraria, gli insediamenti urbani, il consumo del suolo... Queste sono solo alcune delle attività umane che hanno conseguenze impattanti e profondissime sul territorio. La devastazione degli ecosistemi mette in contatto l’uomo con i virus che vi abitano. A ciò, che non è poco, si aggiungano anche i nostri stili di vita, i viaggi intercontinentali, i nostri spostamenti, la globalizzazione che diffondono questi patogeni in tutto il pianeta
Dunque Quammen ci invita, a differenza dei vari "sburioni" da talkshow, a comprendere come i virus non siano creature aliene atterrate da chissà dove, ma facciano parte del biota terrestre, ovvero facciano parte del complesso degli organismi animale, vegetale che dimorano in un dato ecosistema di questo pianeta. Di conseguenza non c'entrano nulla la sfortuna, le maledizioni, i complotti che ci permettono candidamente di lavarci la coscienza e di non farci domande. La cruda e nuda verità che tanto ci ostiniamo ad ignorare da oltre 50 anni, da quando la festa della Terra esiste, è che la responsabilità di tutto ciò che avviene è anche e soprattutto nostra.
Là dove si abbattono alberi e si uccide la fauna, i germi del posto si trovano a volare in giro come polvere che si alza dalle macerie. Un parassita disturbato nella sua vita quotidiana e sfrattato dal suo ospite abituale ha due possibilità: trovare una nuova casa, un nuovo tipo di casa, o estinguersi, Dunque non ce l'hanno con noi, siamo noi a essere diventati molesti, visibili e assai abbondanti.
Quammen, David. Spillover (Italian Edition) . Adelphi. Edizione del Kindle.
Osservando tutte le malattie da Quammen descritte giungiamo inesorabilmente alla constatazione che siamo per davvero una specie animale, e non divina, legata a tutte le altre, sia a quelle da cui discendiamo e sia a quelle con cui “conviviamo” oggi.
I virus possono essere considerati, dunque, gli strumenti che la natura adotta quando c'è un affollamento eccessivo. Le esplosioni demografiche di qualunque gruppo di esseri viventi non rientrano nell'equilibrio di un ecosistema. E dovremmo saperlo bene noi esseri umani che abbiamo raddoppiato il numero di individui sul pianeta con la presunzione di doverci far posto a colpi di seghe e cemento.
L’entomologo Alan A. Berryman [...] parte proprio dalle basi: «Dal punto di vista ecologico, un’esplosione si può definire come un estremo aumento della numerosità di una determinata specie che avviene in un intervallo temporale relativamente breve». Prosegue [...] «Da questo punto di vista, la più seria esplosione verificatasi sul pianeta Terra è quella della specie Homo sapiens».
Quammen, David. Spillover (Italian Edition) . Adelphi. Edizione del Kindle.
Siamo una specie che taglia alberi ad un ritmo spaventoso - e nella mia città di residenza ne sono d'esempio gli oltre 200 alberi di alto fusto tagliati da privati e dal comune in meno di un anno - inoltre, mangiamo animali allevati intensivamente e per questo imbottiti di antibiotici, viviamo in metropoli sovraffollate e inquinate..
Nessun altro primate ha pesato così tanto sul pianeta, neanche lontanamente. In termini ecologici siamo quasi paradossali: animali di grande corporatura e molto longevi, ma assurdamente numerosi. Siamo un’esplosione, come una pandemia.
Quammen, David. Spillover (Italian Edition) . Adelphi. Edizione del Kindle.
Davvero possiamo chiederci ancora "Ma com' è successo tutto questo?" e davvero possiamo raccontarci la barzelletta "Andrà tutto bene"? Quale enorme presa in giro!!!
Viviamo come se la natura non esistesse e peggio ancora come se non ne fossimo parte.
Una delle paure che proviamo verso i virus è che questi microbi mettono non solo a rischio la nostra sopravvivenza individuale ma anche, e soprattutto, mettono in dubbio la nostra sopravvivenza come specie, la nostra identità di specie distinta dalle altre e lo fanno proprio nel momento in cui con arroganza accecante pensavamo di aver piegato l’intero pianeta alla nostra volontà.
Quel che accadrà dopo dipenderà dalla scienza ma anche dalla politica, dagli usi sociali, dall’opinione pubblica, dalla volontà di agire e da altri aspetti dell’umanità. Dipenderà da tutti noi.
Quammen, David. Spillover (Italian Edition) . Adelphi. Edizione del Kindle.
Quindi, prima di reagire con intelligenza o stupidamente, dovremmo innanzitutto conoscere almeno le basi teoriche e le dinamiche di quel che è in gioco, e dovremmo comprendere e accettare che le recenti epidemie fanno parte di un quadro generale più vasto, creato dal genere umano. In altre parole esse sono conseguenze di nostre azioni.
C’è una nota di speranza in Quammen?
Ecco a cosa sono utili le zoonosi: ci ricordano [...] che [...] C’è un mondo solo, di cui l’umanità fa parte, così come l’HIV, i virus di Ebola e dell’influenza, Nipah, Hendra e la SARS, gli scimpanzé, i pipistrelli, gli zibetti e le oche indiane. E ne fa parte anche il prossimo virus killer che ci colpirà, quello che ancora non abbiamo scoperto.
Quammen, David. Spillover (Italian Edition) . Adelphi. Edizione del Kindle.Forse, come indica Francesco Guglieri in Una certa idea di sublime - programma articolato in 5 incontri su RSI Rete Due - la speranza potrebbe ancora esserci nella possibilità di risalire all'origine di qualsiasi virus:
Spillover è pieno di investigatori, di scienziati che hanno cercato di ricostruire la catena di contagi per arrivare al paziente zero e hanno ricostruito il tempo e lo spazio in cui è avvenuto lo spillover. La speranza in dottori che ricercano il vaccino e in medici che cercano con tutti i loro mezzi di curare gli ammalati [...] il sublime è qualcosa di fronte a noi, qual di trascendente, di al di là della nostra comprensione, che ci sovrasta e ci schiaccia e ci spaventa, ma allo stesso tempo ci dice che possiamo conoscerlo con intelligenza, coraggio, curiosità in modo che la paura non abbia la meglio.
E noi che ci avviciniamo allo scadere della Fase1, di obbligata quarantena, per avviarci a nuove fasi pensate dall'uomo e non dal virus, cosa pensiamo di fare? Pensiamo che tutto potrà essere come prima, il tempo di attendere un miracoloso vaccino? O pensiamo che questo scossone ci ha dimostrato come il sistema economico-sociale di cui facciamo parte e al quale contribuiamo con la nostra cecità ha mostrato tutta la sua fallacia? E che ora, più di prima, dobbiamo agire ciascuno consapevolmente?
Un essere umano invece può scegliere [...] «Ogni piccola cosa che facciamo può abbassare il tasso di infezione, se ci rende diversi gli uni dagli altri e non corrisponde al comportamento standard del gruppo» mi disse Dwyer. [...] «Gli esseri umani invece possono differire in innumerevoli modi, soprattutto a livello comportamentale.
Quammen, David. Spillover (Italian Edition) . Adelphi. Edizione del Kindle.
Penso che questo periodo ha portato molti di noi a delle riflessioni, non perdiamole per l'utopico sogno di ritornare alla normalità, perché quello che fin'ora l'uomo ha fatto a se stesso e all'ambiente non ha proprio nulla di NORMALE.

